Abbiamo il desiderio e la possibilità di adottare un gatto, ma in casa è già presente un cane. Non dobbiamo scoraggiarci nel “presentare” i due, poiché quelli che immaginiamo essere dei problemi impossibili da risolvere, in realtà potrebbero addirittura non esistere. A patto che la presentazione avvenga in maniera graduale e seguendo delle regole precise. Ecco i passi da attuare:

  • Confinamento. Metti il gatto in una stanza con cibo, acqua, lettiera e cuccia e chiudi la porta. Metti poi la ciotola del cane davanti la porta chiusa e dai loro da mangiare in modo che possano associare le rispettive presenze ad una cosa piacevole (il cibo). In questo modo si abitueranno anche agli odori reciproci. Dopo un po’ di giorni inizia a socchiudere gradualmente la porta fino a che non riusciranno a mangiare potendosi scorgere senza esserne turbati.

  • Scambio dei profumi. Scambia le coperte o i cuscini dove dormono in modo tale da abituare uno agli odori dell’altro. Puoi anche strofinare un panno su un animale e metterlo sotto la ciotola in cui mangia l’altro, e viceversa. Anche in questo modo assoceranno una cosa piacevole come il cibo, ad un odore verso il quale non mostrare diffidenza o aggressività.

  • Scambia i luoghi dove solitamente vivono. Dopo un po’ di giorni in cui il gatto mangia e usa regolarmente la lettiera nella stanza in cui vive, levalo per qualche ora e lascia che il cane giri tranquillamente per casa andando a esplorare anche la stanza del nuovo arrivato. In tal modo conoscerà gli odori dell’altro senza trovarselo di fronte. Fai la stessa cosa con il gatto nei luoghi in cui vive solitamente il cane approfittando magari delle sue uscite giornaliere con un altro componente della famiglia.
    Evita incontri. All’inizio evita qualsiasi tipo di interazione poiché può dare luogo ad atteggiamenti aggressivi e violenti. Se ciò dovesse accadere, potrebbe diventare un atteggiamento che si ripeterà nel tempo. Fai in modo che gli incontri visivi avvengano molto gradualmente e a “distanze di sicurezza” e, se c’è da una parte o dall’altra un atteggiamento di spavento o di aggressività, separali e riprova dopo qualche giorno a distanze maggiori.

  • Pratica ed esercita l’obbedienza. Se il tuo cane non conosce già i comandi “sit”, “down”, “vieni” e “resta”, dovresti iniziare a lavorarci sopra aiutandoti con dei rinforzi positivi (ghiotti bocconcini). Se invece il tuo cane conosce già questi comandi, tienilo sempre in allenamento rinforzando questo tipo di obbedienza.
    Lascia andare il tuo gatto. Dopo un po’ che i due si iniziano a tollerare lascia che il tuo gatto abbia la libertà di esplorare il suo nuovo compagno con i suoi ritmi, con il cane legato ad un guinzaglio e in un “soggiorno”. Nel frattempo, continua a dare al tuo cane rinforzi golosi e carezze per il suo comportamento calmo. Se si alza dalla sua posizione di “seduto” rimettilo giù con un richiamo calmo, e ricompensalo di nuovo per aver obbedito al comando. Se il tuo gatto fugge o diventa aggressivo, vuol dire che stai andando troppo veloce. Torna ai passaggi precedenti e ricomincia “l’allenamento”. Ad eventuali atteggiamenti di nervosismo del cane in presenza del gatto, non reagire con punizioni o richiami aggressivi, poiché potrebbe associarli alla presenza del gatto e reindirizzare l’aggressività verso quest’ultimo. Durante questo periodo di incontri controllati, assicurati che il tuo gatto abbia una via di fuga e un posto dove nascondersi.

Una considerazione finale va fatta nel caso di introduzione di un gattino cucciolo. Questo è molto piccolo e delicato e corre un rischio maggiore di essere ferito o addirittura ucciso da un cane energico o predatore. In questo caso dovrà essere tenuto separato fino a quando non sarà completamente cresciuto. A questo punto potremo iniziare tutte le fasi di introduzione descritte finora.

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