Il termine Sindrome Brachicefalica (oppure BOAS dall’inglese Brachycephalic Obstructive Airway Syndrome) raggruppa un insieme di problemi respiratori che insorgono nei cani con il muso schiacciato. Le razze particolarmente colpite sono Bulldog Inglese, Bouledogue Francese, Carlino, Shih-Tzu e Pechinese. In misura minore possono anche essere colpiti anche il Cavalier King Charles e lo Staffordshire Bull Terrier. A causa della conformazione corta e schiacciata del cranio, queste razze di cane vengono denominati “Brachicefali” (dal greco Brachius che vuol dire corto e Kephalos che sta per testa). La selezione di queste razze porta a ricercare un muso sempre più schiacciato. Tale conformazione anatomica fa si che le vie aere siano estremamente corte e strette e che l’eccesso di tessuti molli (laringe, tonsille e palato molle) vadano ad ostrire il passaggio di aria necessario alla sopravvivenza. In tal modo queste razze respirano con molta difficoltà sempre a bocca aperta e con rantoli come se russassero di continuo.
Le narici
Come abbiamo detto il passaggio dell’aria inizia con le aperture nasali. Nelle razze brachicefale esse sono simili a fessure e l’aria fatica molto ad entrare. Ciò porta ad una esagerata respirazione a bocca aperta e ansimante poiché la via di ingresso tramite le narici è esageratamente limitata. Nella scelta di un cucciolo, è consigliato guardare le dimensioni delle narici di ciascun membro della cucciolata e cercare quello con l’apertura più ampia. Le narici stenotiche possono essere corrette chirurgicamente dopo i cinque mesi di età (vedi foto)
I turbinati
I turbinati nasofaringei sono delle creste ossee ricoperte da mucosa la cui funzione è quella di a umidificare e riscaldare l’aria che viene inalata. Se questi sono molto tortuosi e ristretti creano dei passaggi molto angusti nei quali il flusso d’aria fatica a passare. E’ come se ci fosse una sorta di muro
Il palato molle
Come sappiamo il muso dei brachicefali è molto corto, di conseguenza i tessuti molli della bocca e della gola si adattano difficilmente a questi spazi stretti. In tale situazione il palato molle, che separa il passaggio nasale dalla cavità orale, si trova a sbattere liberamente nella gola e ad ostruirla (vedi foto sopra) creando suoni di rantolo e sbuffi. Possiamo dire che tutti i brachicefali soffrono di questo, ma una vera difficoltà respiratoria è poco frequente, tranne che nei Bulldog Inglesi. Quest’ultimi tendono ad avere una sintomatologia più grave in quasi tutti gli aspetti della sindrome brachicefalica. Abbaiare o ansimare in eccesso possono portare a gonfiore in gola che, a sua volta, può causare difficoltà al passaggio di aria e conseguenti problemi di respirazione. Anche in questo caso, il palato molle può essere tagliato chirurgicamente e accorciato.
Ventricoli o sacculi laringei
Come abbiamo già detto si tratta di due piccole tasche poste nella laringe, dietro alle corde vocali. Nel tempo, in seguito ai ripetuti sforzi respiratori che nei brachicefali avvengono con estrema facilità, queste piccole tasche si rigirano andando ad occupare lo spazio all’interno della gola, ostruendola (vedi foto accanto). Anche questa condizione, come le precedenti, può essere corretta chirurgicamente; tuttavia, in molti casi, si risolve da sola dopo la correzione delle narici stenotiche. In tal senso, quindi, l’intervento chirurgico viene eseguito solo in situazioni gravi. Il Carlino, più di ogni altra razza è particolarmente predisposto a questa situazione.
Conclusioni
A causa di tutte queste ostruzioni all’interno delle vie respiratorie superiori, il cane brachicefalo respira in modo inefficiente. Un cane con un muso e una gola più convenzionali, quando ad esempio ansima, è in grado di far passare rapidamente l’aria sulla lingua. In tal modo la saliva evapora più facilmente da quest’ultima (a causa del passaggio dell’aria) e il sangue che circola attraverso la lingua viene raffreddato in modo efficiente per andare poi in circolo. I brachicefali, hanno bisogno di molto lavoro extra per spostare la stessa quantità di aria e, a causa di ciò, le vie aeree si infiammano e si gonfiano. Questa condizione porta a un’ostruzione più grave, quindi maggiore stress dell’animale ed ulteriore surriscaldamento, che a questo punto diventa potenzialmente pericoloso per la vita.
Malgrado tutte le problematiche finora descritte, va detto che comunque in condizioni normali la termoregolazione è mantenuta. In tal senso però i proprietari di queste razze devono prestare particolare attenzione a tutte le situazioni che potrebbero causare stress, come ad esempio i viaggi aerei. Altri accorgimenti che i proprietari dovrebbero avere sono ad esempio quello di evitare che il cane diventi obeso (maggior fatica e aumento della frequenza respiratoria) o luoghi eccessivamente caldi in estate (passeggiate lunghe e corse sfrenate sotto il sole o abitacoli delle auto senza un sufficiente ricambio d’aria). Devono anche sapere che se il loro cane necessita di anestesia generale o di una sedazione, il veterinario potrebbe voler prendere ulteriori precauzioni o eseguire radiografie in anticipo per valutare la gravità della sindrome. Il rischio anestetico è più alto del normale in queste razze, sebbene nella maggior parte dei casi tali rischi possono essere prontamente gestite in quasi tutti gli ospedali per animali.
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